È il distretto più esteso e gastronomicamente produttivo della regione con la concentrazione di ulivi maggiore d’Europa. Basti pensare che da qui arriva circa un terzo della produzione regionale di olio extravergine d’oliva, dalle varietà Coratina, Ogliarola e Cima di Mola, tutelate sotto la denominazione Dop Terre di Bari (nelle tre menzioni Castel del Monte, Bitonto e Murgia dei Trulli e delle Grotte). Se il paesaggio delle Terre di Bari è una distesa di oliveti e vigne, sono altrettanto produttivi i campi coltivati da cui provengono grano, ortaggi e frutta. I piatti della tradizione hanno come protagoniste le paste di grano duro con verdure: le famose orecchiette con le cime di rapa condite con acciughe si servono anche con ragù delle ‘brasciole’ alla barese (involtini di scaloppe ripieni di prosciutto, prezzemolo e pecorino cotti in olio, pomodoro e aromi). Molto popolari sono anche le minestre con verdure, ceci, fave, cicoria, cime di crescione, cavoli, sedani e cardi. Senza dimenticare i sapori di mare: dai primi con frutti di mare ai piatti di pesce azzurro e bianco, dalle alici ‘arracanate’ (cotte in forno a strati di pane grattugiato, olio e trito di aromi) al dentice alle olive, dai polipetti in casseruola alle orate alla san Nicola. Tra i formaggi meritano menzione le ottime burrate, e tra le carni è comune l’agnello (allo spiedo o in tegame) accompagnato talvolta dai funghi delle Murge. I dolci vanno dalle classiche ‘carteddate’ (spirali di sfoglia fritte e rivestite da miele, vino cotto, cannella e zucchero a velo), intorchiate (trecce di pasta frolla con tuorlo d’uovo, mandorle intere e zucchero semolato), taralli e mandorlaccio, alle più moderne cassatine e cremini. Per averne un assaggio completo si può andare allo storico caffè-pasticceria Stoppani del 1860. I vini sono ben rappresentati dalle tante Doc: dai rossi di Barletta e Canosa ai bianchi e rossi di Castel del Monte e Gioia del Colle, dai bianchi di Gravina e Locorotondo al Moscato di Trani.