Castelsardo
localita
Castelsardo (SS)
Fondato nel 1102 dai genovesi al tempo delle lotte con Pisa, il borgo fortificato fu poi usato a lungo come avamposto militare dai dominatori di turno. L'economia, fondata tradizionalmente su pesca e agricoltura, conta oggi sul turismo e sulla rivalutazione dell'artigianato locale. Lasciata la parte bassa dell'abitato, La Pianedda, si sale sulla rocca per raggiungere la parte antica, Casteddu, che si visita a piedi per stradette scoscese sulle quali si affacciano alcuni pregevoli edifici. Dal castello, dominante su tutto il resto, si gode una splendida vista. Al suo interno sono state allestite le sale del Museo dell'intreccio mediterraneo: oltre a cestini intrecciati a mano, si possono vedere nasse per la pesca, borse, e persino un'imbarcazione in materiale palustre - il «fassoni» - ancora in uso nell'Oristanese. Dal Castello si scende poi nel centro storico: passando davanti alla Casa comunale con porticato gotico si arriva all'originale chiesa di S. Maria, senza facciata, dove è conservato lu Criltu Nieddu, il Cristo Nero, uno dei più antichi in Sardegna. Da qui ha inizio e qui si conclude la processione del Lunedì Santo, importante manifestazione tradizionale, che al mattino raggiunge Tergu e a sera inoltrata si svolge tra le vie del borgo illuminate soltanto da fiaccole: sfilano i membri della Confraternita di Santa Croce divisi in tre cori di quattro voci ciascuno che prendono il nome dagli antichi canti che eseguono. Ancora più in basso, affacciata sul mare col campanile aragonese, è la Cattedrale di S. Antonio abate (XVI secolo): all'interno, dipinti quattrocenteschi.