Piccolo centro di origine medievale sulla sinistra del fiume Plàtani, è sovrastato dal monte Kassar. È accertata l'esistenza, sul vasto altopiano alla sommità del monte, di un abitato protostorico, successivamente ellenizzato, di notevole importanza strategica soprattutto nel periodo delle lotte tra greci e cartaginesi: domina infatti le vallate del Plàtani e del Torto, naturali vie di comunicazione tra le coste settentrionali e meridionali dell'isola. Dopo la sua distruzione, gli abitanti si concentrarono sulla scoscesa rupe di S. Vitale, che conserva resti di costruzioni bizantine. Tra il sec. IX e l'XI, sul pianoro orientale a valle della rupe fortificata, si svilupparono due borghi, originariamente all'esterno del nucleo urbano; nel sec. XIII il borgo Rabat venne compreso entro la cinta di mura che racchiudeva il primo nucleo della città attuale. L'insediamento dei Padri Carmelitani e dei Padri Conventuali di S. Francesco a oriente della città murata (metà del sec. XIV) e la costruzione della nuova chiesa Madre della SS. Trinità (1404) segnano il progressivo abbandono dell'altura di S. Vitale e il rapido sviluppo dell'abitato a valle.
La chiesa Madre (1404) conserva il portale laterale originario e alcune finestre ogivali. Da piazza Duomo proseguendo verso ovest, attraverso il complesso tessuto urbano articolato in vicoli e cortili, si raggiunge la chiesa di S. Caterina (sec. XVI). Poco oltre è la fontana del Rabato, rifatta nel 1531.