La sua prosperità poggia su una vivace tradizione imprenditoriale: fin dall’800 vi sorgevano importanti filande e forni, oggi è polo di riferimento, specie per l’industria lattiero-casearia, di un’estesa area agricola. Il tessuto edilizio ordinato e regolare del centro storico risale in gran parte agli interventi ottocenteschi degli architetti Luigi Voghera, Carlo Visioli - cui si deve il Teatro sociale, in fondo a via Robbiani - e Carlo Brilli. La prepositurale di S. Siro (1582-88) conserva all’interno dipinti di Francesco Boccaccino (Moltiplicazione dei pani, sopra la porta d’ingresso) e del Genovesino (Ultima cena nella prima campata, Miracolo di S. Bernardo olivetano nella quinta). L'Osservatorio astronomico, che ha una specola alta 20 m, organizza serate di osservazione pubbliche.