Situata a sud di Mortara, l’abbazia fu fondata nel V secolo e rinnovata nel XVI, già importante tappa dei pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena. Secondo la tradizione fu ricostruita anche da Carlo Magno, nel 774, dopo la sanguinosa battaglia vinta contro i longobardi in queste campagne, per celebrare le spoglie di Amico e Amelio, leggendari eroi caduti sul campo di battaglia. L’edificio rivela l’impianto romanico nell’abside e nel campanile, leggermente pendente, mentre aggiunte rinascimentali sono il portico antistante e la navata; all’interno, lungo le pareti absidali, un interessante ciclo di affreschi quattrocenteschi di stile popolareggiante.