Dice la tradizione che la straordinaria abbazia benedettina, solitaria tra gli olivi, sia stata fondata nel 781 da Carlo Magno.<br>Nel dodicesimo secolo S. Àntimo era una realtà solidamente affermata, e nel 1118 si costruì l’attuale chiesa al posto di quella originaria. È un elegante edificio romanico in travertino e alabastro, che mostra segni di influenze francesi e lombarde, e che ha in facciata un bel repertorio di bassorilievi e di sculture.<br>Nell’interno, a tre navate su colonne alternate a piloni cruciformi, sono notevoli i capitelli: il secondo a destra, che raffigura Daniele nella fossa dei leoni, è attribuito al Maestro di Cabestany. Fra le altre opere, un Crocifisso ligneo policromo duecentesco di artista locale, e la statua della Madonna di S. Àntimo, anch’essa duecentesca, di scuola umbra.<br>Dal 1992 il monastero è passato a monaci agostiniani. Come nel medioevo, risuonano ancora canti gregoriani.