È la chiesa tardorinascimentale (1539-1561) della comunità greco-ortodossa, la più importante fra quelle straniere nella Venezia del tempo, che nel 1526 acquistò una vasta area, oltre il rio detto dei Greci, per stabilirvi le sedi del proprio culto e delle proprie attività. La facciata, alta e stretta, di sobria eleganza classicheggiante, domina il breve campo-sagrato chiuso dal traforato recinto sul rio; la sovrasta a sua volta il bel campanile, notevolmente inclinato sin dai tempi della costruzione (1587-92), la cui mole bianca e pendente cattura l’occhio dal ponte sulla riva degli Schiavoni ed è caratteristico segno nei panorami della città. L’interno della chiesa, armonioso e solenne, è diviso dall’iconostasi marmorea davanti all’altare, coperta da pitture tardo-bizantine a fondo oro.<br>Sulla sinistra della chiesa di S. Giorgio, la Scoletta di S. Nicolò dei Greci, eretta da Baldassarre Longhena nel 1678 come Ospedale dei poveri greci, ospita un notevole Museo delle Icone bizantine e postbizantine.