Si tratta di un tempio costruito fra XII e XIII secolo con materiale di spoglio d’età romana (come mostrano eterogenei fusti di colonne e capitelli), che gli storici dell’arte considerano, pur nelle sue minute dimensioni, una mirabile opera di architettura medievale. È qui che in settembre si svolge l’atto finale del cosiddetto «matrimonio selargino», allorché gli sposi – dopo la suggestiva celebrazione del rito nuziale, in lingua sarda, nella parrocchiale dell’Assunta – si legano simbolicamente con una catena e scrivono in una pergamena un messaggio per i futuri eredi.