Eretta nel 1945 dall'omonima confraternita per custodire la venerata immagine della Madonna col Bambino (ora all'altare maggiore tra affreschi di Federico e Taddeo Zuccari), dovette rinunciare all'originaria pianta a croce greca - dovuta a Giulio romano o ad altro artista di ispirazione bramantesca - a metà '500. L'interno, a tre navate, è conosciuto per gli esuberanti stucchi del '700 con i "mestieri" dei confratelli.