La chiesa fu riedificata da Martino Longhi il Giovane (1630-38) su un luogo di culto del XV secolo. Insolita è la decorazione della vivace facciata barocca, dove le tradizionali volute di raccordo sono sostituite da telamoni e angeli che poggiano sul timpano sopraffatto dai panneggi. Un profluvio di marmi policromi dà luce all'interno, dove il monumento di Alesandro de Souza, opera di Antonio Canova (1808), occupa la prima cappella a destra, e la tavola a fondo oro (Madonna con Bambino e santi) di Antoniazzo Romano la prima a sinistra.