Appartato nell'angolo sud della piazza, è intitolato a S. Maria Argentea, come la pieve altomedievale demolita nel 1554 per far posto alla rocca.<br>L'edificio è caratterizzato da spessi muri perimetrali a scarpa, una soluzione antisismica settecentesca, adottata dopo la distruzione del tempio a opera dei terremoti del 1703 e del 1730; restaurato dopo quello del 1859, è stato nuovamente danneggiato dal sisma del 1997. All'interno, opere di Giuseppe Paladini (1756) e di Cristoforo Roncalli; marmi pregiati scolpiti da François Duquesnoy e affresco staccato della bottega degli Sparapane (1528).<br>Il 9 dicembre Norcia si 'accende' con il fuoco dei «Faoni»: il percorso del miracoloso spostamento della Santa Casa di Loreto viene illuminato da immense pire, una per 'guaita' o rione, in una gara di velocità di accensione, di grandezza e potenza delle fiamme.