Vi conduce, prima di uscire su piazza S. Oronzo, via Augusto Imperatore. Le grate che ancora si vedono nell'interno, sopra le cappelle laterali, testimoniano che la chiesa, ricostruita nel 1687-91 e attribuita da alcuni studiosi a Giuseppe Cino, era un tempo annessa a un convento di clausura: da queste, infatti, le monache potevano assistere, non viste, alle funzioni religiose.<br>Convessa e divisa in due ordini la facciata, priva di fastigio, con ricco portale, finestra a loggia e sei nicchie vuote. Nell'interno, a navata ottagonale con soffitto rivestito in cartapesta, sontuosi altari con statue lignee realizzate tra la fine del '600 e l'inizio del '700 dagli scultori napoletani Nicola Fumo e Gaetano Patalano.