La chiesa di antichissima origine è uno dei monumenti romanici più importanti della regione, per l’interessante e singolare struttura a due ambienti sovrapposti, di uguali dimensioni. Nella zona sorgeva la città romana di Pausulae, sede vescovile nel sec. V, distrutta dai Goti o dai Longobardi nel secolo successivo. Sulle rovine della città, sorse nel sec. V o VII la chiesa, rifatta poi tra gli ultimi anni del sec. XI e gli inizi del XII e restaurata nel 1925.La chiesa ha la facciata stretta tra due torri angolari cilindriche, forse ispirate a S. Vitale di Ravenna, aperte in alto da monofore e bifore (opera in gran parte di restauro); inferiormente essa è preceduta da un corpo aperto da un ampio portale, che dà accesso alla chiesa inferiore, sopra il quale si estende il terrazzo: questo precede la chiesa superiore, dal bel portale romanico. Da ciascun fianco della costruzione sporgono absidi semicircolari e dal lato posteriore tre absidi, pure semicircolari, decorate da archetti divisi a gruppi da lesene.La chiesa inferiore è a pianta quadrata; la campata centrale poggia su 4 pilastri, a cui corrispondono nelle pareti, lesene; gli archi sono a pieno centro e le volte a crociera. Nell'abside centrale sono due affreschi del 1486 (S. Claudio e S. Rocco). Alla chiesa superiore si accede sia dall'esterno che per due scalette a chiocciola praticate nelle torri; le coperture sono in parte a crociera e in parte a capriate.