Sorse nel Cinquecento per venerare la Madonna costantinopolitana protettrice contro le epidemie e fu rifatta nei primi anni del '600. La complessa macchina decorativa del presbiterio (affreschi di Belisario Corenzio) fu ideata da Cosimo Fanzago (cui si devono anche le statue dei Ss. Rocco e Sebastiano, protettori contro la peste) e rimaneggiata nel '700 (altare maggiore di Domenico Antonio Vaccaro). In parte è circondata dalle strutture dell'eclettica galleria Principe di Napoli, costruita nel 1876-83.