S. Maria Maggiore di Siponto
localita
SS 89 Foggia-Manfredonia 71043 Manfredonia (FG)
0884541470-0884538831
Edificata tra la fine dell'XI secolo e gli inizi del XII e poi più volte modificata, rappresenta uno dei monumenti più significativi dell'arte pugliese romanica nel Gargano. L'edificio, l'antica Cattedrale di Siponto, rivela l'influenza orientale nella pianta quadrata con coronamento a cupola e nel disegno della facciata, percorsa da arcate cieche su colonne che racchiudono finestre a losanga.
Un portale tra colonne poggianti su leoni dà accesso all'interno, che conserva sulla parete sinistra frammenti di mosaici dei secoli III-IV e un altare ricavato da un coevo sarcofago bizantino. Colonne e pilastri con capitelli scolpiti scandiscono la sottostante cripta, ampia quanto la chiesa.
Nei pressi della chiesa è il Parco archeologico con i resti dell'antica Siponto. Il contermine Lido di Siponto è centro turistico-balneare sorto nella zona dell'antica Siponto, abitato di fondazione dauna che fu importante in epoca romana e bizantina grazie al suo porto, il maggiore del Gargano, dove convergevano i prodotti dell'interno. E fu proprio la fiorente economia ad attirarvi i normanni e le razzie dei saraceni, anche se fu il violento sisma del 1123 - assieme a problemi di bradisismo e impaludamento dell'area - a causarne la scomparsa (gli abitanti sopravvissuti al cataclisma vennero trasferiti nella vicina Manfredonia).
Un portale tra colonne poggianti su leoni dà accesso all'interno, che conserva sulla parete sinistra frammenti di mosaici dei secoli III-IV e un altare ricavato da un coevo sarcofago bizantino. Colonne e pilastri con capitelli scolpiti scandiscono la sottostante cripta, ampia quanto la chiesa.
Nei pressi della chiesa è il Parco archeologico con i resti dell'antica Siponto. Il contermine Lido di Siponto è centro turistico-balneare sorto nella zona dell'antica Siponto, abitato di fondazione dauna che fu importante in epoca romana e bizantina grazie al suo porto, il maggiore del Gargano, dove convergevano i prodotti dell'interno. E fu proprio la fiorente economia ad attirarvi i normanni e le razzie dei saraceni, anche se fu il violento sisma del 1123 - assieme a problemi di bradisismo e impaludamento dell'area - a causarne la scomparsa (gli abitanti sopravvissuti al cataclisma vennero trasferiti nella vicina Manfredonia).
Informazioni
Apertura: 9.30-12.30 e 17-19.30
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Apertura: 9.30-12.30 e 17-19.30
Condizioni di visita: ingresso gratuito
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