Classe è l'antico sobborgo portuale di Ravenna. Il nome, dal latino classis, 'flotta', rivela la funzione del luogo in epoca romana, quale base operativa delle forze marittime del quadrante adriatico. L'avanzamento della linea di costa, che aveva già ridotto l'agibilità dello scalo in età bizantina, ha fatto sì che la località si trovi oggi nell'entroterra, separata dal mare da una grande pineta. L'unico edificio che ricordi i fasti di quell'epoca è la basilica di Sant'Apollinare in Classe, che si staglia con il possente campanile cilindrico ai margini della strada. La costruzione ha luogo tra il 533 e il 536 per volontà del vescovo Ursicino e grazie ai finanziamenti di Giuliano l'Argentario, benefattore cui si devono anche altri edifici sacri del Ravennate. Come già altrove in città, alla sobrietà del volume, in laterizio, si contrappone il solenne splendore dell'interno, spartito da due file di colonne di marmo greco con capitelli 'a foglie d'acanto mosse dal vento', pervaso dalla luce dei mosaici che ricoprono tutte le superfici del presbiterio. Nell'abside, sotto la grande croce latina simbolo del Cristo, il santo titolare, Apollinare, rappresentato in atteggiamento orante al centro di uno scenario paradisiaco, tra dodici bianchi agnelli che simboleggiano i fedeli. In basso, tra le finestre, i ritratti dei vescovi Ursicino, Orso, Severo ed Ecclesio, che ebbero ruolo nell'innalzamento agli altari del loro predecessore.