Cattedrale
localita
largo Cattedrale 71029 Troia (FG)
0881970064
Dell'illustre passato di Troia è splendida testimonianza l'imponente chiesa, consacrata all'Assunta ed edificata su una preesistente chiesa a croce greca nel XII secolo e rimaneggiata in quello seguente: rappresenta un caso particolarissimo nella cultura architettonica del tempo in Puglia - e certo uno tra i più pregevoli della Capitanata - perché in essa si fondono esperienze romaniche, bizantine e islamiche.
La facciata, realizzata in due tempi, mostra nella parte basamentale, che rimanda alla chiesa di S. Maria di Siponto, uno splendido portale con battenti in bronzo, raffiguranti Storie di Santi e Vescovi di Troia, opera di Oderisio da Benevento del 1119; al di sopra, nell'effetto dicromico della pietra, è lo splendido rosone, scandito da 11 colonnine 'cucite' da archetti che definiscono le transenne marmoree – sono una diversa dall'altra, alcune rifatte – poste a chiusura con mirabile intaglio. Gli archetti ciechi proseguono dalla facciata lungo i fianchi: in quello destro è un'altra porta bronzea del 1127. L'interno si dispiega in tre navate, scompartite da 13 colonne (l’ultima a destra si vuole raffiguri Cristo, le altre gli apostoli): le laterali sono coperte a volta, quella centrale a capriate lignee, che ne accentuano il valore sia in altezza sia in profondità. L'unica abside, di modeste dimensioni e sormontata da un ampio rosone in consonanza con quello del prospetto, sembra riprendere la struttura della precedente basilica, come evidenziano i materiali costruttivi; il pergamo del 1169, poggiante su quattro colonne e composto di preziosi bassorilievi, proviene dalla chiesa di S. Basilio.
La facciata, realizzata in due tempi, mostra nella parte basamentale, che rimanda alla chiesa di S. Maria di Siponto, uno splendido portale con battenti in bronzo, raffiguranti Storie di Santi e Vescovi di Troia, opera di Oderisio da Benevento del 1119; al di sopra, nell'effetto dicromico della pietra, è lo splendido rosone, scandito da 11 colonnine 'cucite' da archetti che definiscono le transenne marmoree – sono una diversa dall'altra, alcune rifatte – poste a chiusura con mirabile intaglio. Gli archetti ciechi proseguono dalla facciata lungo i fianchi: in quello destro è un'altra porta bronzea del 1127. L'interno si dispiega in tre navate, scompartite da 13 colonne (l’ultima a destra si vuole raffiguri Cristo, le altre gli apostoli): le laterali sono coperte a volta, quella centrale a capriate lignee, che ne accentuano il valore sia in altezza sia in profondità. L'unica abside, di modeste dimensioni e sormontata da un ampio rosone in consonanza con quello del prospetto, sembra riprendere la struttura della precedente basilica, come evidenziano i materiali costruttivi; il pergamo del 1169, poggiante su quattro colonne e composto di preziosi bassorilievi, proviene dalla chiesa di S. Basilio.
Informazioni
Apertura: lunedì-domenica 9-13, 16-19; i giorni e gli orari di apertura possono subire variazioni. Apertura/Chiusura annuale: sempre aperto
Condizioni di visita: ingresso gratuito
Apertura: lunedì-domenica 9-13, 16-19; i giorni e gli orari di apertura possono subire variazioni. Apertura/Chiusura annuale: sempre aperto
Condizioni di visita: ingresso gratuito
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