Innalzato tra il 1680 e il 1723 nell'area di una preesistente chiesa, distrutta da un terremoto, è un'architettura barocca dall'ampia facciata tra due campanili, rimaneggiata nell'800; le porte in bronzo, dello scultore calabrese Giuseppe Niglia (1975), raccontano la storia della città. L'interno è decorato di stucchi e grandi statue di gesso. All'altare maggiore, gruppo marmoreo cinquecentesco raffigurante la Madonna della Neve; nel transetto sinistro un altare ricomposto nel 1811 con marmi rari provenienti dal ciborio di Serra San Bruno (smembrato dopo il terremoto del 1783) accoglie tre statue* di Antonello Gagini (prima metà del sec. XVI); nella 2ª cappella sinistra, tavola del sec. XVI con la Madonna della Sanità e due frati francescani; tra la 1ª e la 2ª cappella sinistra, Crocifisso cinquecentesco.