Circa un chilometro a nord del centro, lungo viale Calamandrei, ha un'interessante facciata manieristica che riprende gli attributi del palazzo cinquecentesco: preceduta da un portico a tre archi, è opera di Ippolito Scalza. L'interno, di rifacimento settecentesco, ha volta con stucchi dorati (1605); terracotta invetriata policroma di Andrea della Robbia all'altare a destra e raro organo rinascimentale.