Scopri il mondo Touring

Duomo

localita

piazza Duomo 07100 Sassari (SS)
079232067
L’edificio sorge nel luogo dove recenti indagini archeologiche, tuttora in corso, fanno supporre l’esistenza di strutture dell’antica Tàthari, la Sassari romana e tardomedievale. La prima pieve romanica vi fu eretta nel XII secolo, mentre al Duecento risale la parte inferiore del campanile, ripreso nel 1756 con una snella sopraelevazione ottagonale. A partire dal 1480, e probabilmente sino al 1505, la chiesa fu riedificata in proporzioni più ampie che richiamano la tipologia gotica catalana. Tra il 1681 e il 1715 si svolsero i lavori che portarono all’attuale prospetto. L’architetto fu quasi sicuramente il cagliaritano Baldassarre Romero, che seppe esprimere in maniera fantasiosa i motivi plastici decorativi del tardo barocco spagnolo, mescolandoli al repertorio goticheggiante e classico. Sul portico con volte stellari si innalza l’alta fronte coperta da fitti intagli, su cui si aprono tre nicchie con le statue dei santi Gavino, Proto e Gianuario e nel fastigio superiore ad arco la statua di S. Nicola. L’interno a navata unica mantiene ancora l’antica fisionomia gotica. Nelle cappelle laterali sono state messe in luce ulteriori architetture gotiche e decorazioni tardocinquecentesche. Tra i dipinti, pregevoli: nella seconda cappella destra la tela dei Ss. Cosma e Damiano, attribuita a Carlo Maratta, e nella seconda sinistra la Madonna del Tempietto (1626) del sassarese Diego Pinna; nel braccio destro del transetto, infine, Ultima Cena di Giovanni Marghinotti. Da segnalare anche la sagrestia dei Beneficiati, dalla suggestiva volta a crociera multipla in cotto retta da una colonna centrale in granito (XVI secolo). Nell’ottocentesco altare maggiore è esposta la Madonna del Bosco, tempera su tavola di scuola senese del Trecento; a destra dell’altare un Crocifisso di scuola spagnola del XVII secolo. A sinistra in una teca è conservata la seicentesca statua d’argento di S. Gavino, opera forse di argentieri locali. Eccellente lavoro di intaglio è il coro in legno di noce sardo del primo Settecento. Nel braccio sinistro del transetto si trova il dipinto di Vittorio Amedeo Rapous raffigurante S. Anna e il SS. Sacramento; alla parete destra, mausoleo di Placido Benedetto di Savoia conte di Moriana, opera del torinese Felice Festa (1807).
Informazioni
 Apertura: lunedì-sabato 8.30-12, 16.30-19; domenica 9-11.30, 17-19. Apertura/Chiusura annuale: sempre aperto
Condizioni di visita: ingresso gratuito