Edificato da Federico da Montefeltro su disegno di Francesco di Giorgio Martini, fu ricostruito quasi completamente in forme neoclassiche da Giuseppe Valadier dopo il terremoto del 1789; la fronte, che sorge su ampia scalinata, è opera di Camillo Morigia (1802). Nell'interno, a tre navate con cupola, nella navata destra, la cinquecentesca cappella della Concezione, con tele di Carlo Maratta (Assunta) e di Carlo Cignani (Natività di Maria); nell'abside, Assunta, di Cristoforo Unterberger.Dalla navata destra, si accede al Museo Albani, con affreschi trecenteschi staccati, ceramiche, paramenti e oggetti sacri, dipinti dei sec. XIV-XVII (Barocci; Andrea da Bologna); leggio* in bronzo di arte inglese del sec. XIII e candelabro* pasquale di bronzo su disegno attribuito a Francesco di Giorgio Martini; pergamene e antifonari miniati. Nella cripta (visita: a richiesta al Museo) Pietà* in marmo di Giovanni Bandini (sec. XVI). Nella navata sinistra, altra cappella del '500, scampata al terremoto, con un'ultima Cena* di Federico Barocci.