La pittoresca via Duomo sbocca in un piazzale dal quale bella è la vista* sullo scoscendimento del Sasso Barisano. La chiesa, eretta nel 1268-70 in forme romanico-pugliesi, ha una facciata tripartita da lesene che si trasformano in colonnine pensili; il rosone, sorretto da tre angeli, è sormontato dalla figura dell'arcangelo Michele. Due portali scolpiti e una ricca monofora si aprono nel fianco destro, mentre in fondo a quello sinistro si leva il campanile romanico a bifore, sopraelevato in epoca più tarda. L'interno, rimaneggiato nel '600 e '700, è a tre navate su colonne dai bei capitelli. A destra dell'ingresso principale, sulla parete, è lo straordinario Giudizio universale*, unico frammento superstite dell'ampia decorazione pittorica medievale attribuita a Rinaldo da Taranto. Nell'abside, alle spalle dell'altare maggiore, è un quattrocentesco coro ligneo intagliato; a sinistra del presbiterio, dossale in pietra del 1539 e, nella vicina cappella, Presepe* (1534) in pietra con figure policrome, entrambi opera del materese Altobello Persio. Notevole, nella navata sinistra, la cappella dell'Annunziata, architettura cinquecentesca con volta a cassettoni e pareti a nicchie; al 1° altare sinistro, affresco bizantineggiante con la Madonna della Bruna, patrona della città (sec. XIII).