La celeberrima Torre pendente è una meraviglia non soltanto per la statica mozzafiato, ma anche per l’eleganza dei sei loggiati sovrapposti, che la inanellano tra il piano di base ad arcate cieche e la cella campanaria.<br>Fondata nel 1173, si elevò rapidamente fino al quarto ordine: il cedimento del terreno determinò, attorno al 1185, la sospensione dei lavori, che furono ripresi nel 1275 e conclusi nella seconda metà del ’300 per opera – dice la tradizione – di Tommaso Pisano; la cella campanaria fu impostata con un’accentuata correzione di pendenza.<br>La pendenza della Torre era proverbiale già alla fine del ’200, e per secoli fu ‘tenuta sotto controllo’ con costanti lavori di manutenzione.<br>I veri interventi di restauro iniziarono nel 1838, quando i lavori progettati da Alessandro della Gherardesca posero per la prima volta il problema della bellezza dell’edificio e della sua fruibilità per il pubblico.<br>Gli ultimi interventi di restauro e di consolidamento, volti alla riduzione dell’inclinazione e alla stabilizzazione geotecnica della torre, risalgono al 1990. Sono durati undici anni, e hanno ottenuto una riduzione di mezzo grado d’inclinazione, dai 5.5 gradi del 1992 (quando si temeva il collasso del monumento) agli odierni 5.<br>All’interno del grande cilindro, una scala a spirale di 294 gradini sale alla cima, a oltre 55 metri d’altezza.