Palazzi dalle facciate a vivaci colori si osservano lungo il cammino verso questa chiesa, che rappresenta una tra le testimonianze più preziose del romanico genovese (inizio secolo XII). Con la splendida torre nolare, a pianta ottagonale e due ordini di bifore (il terzo è un’aggiunta dell’800), che è stata presa come modello dai progettisti del “Matitone” di San Benigno. Il restauro di fine ’800 aggiunse alla facciata il rosone e lo pseudoprotiro colonnato, mentre è originale il portale a strombi con arco spezzato; sul fianco destro spicca l’edicola seicentesca con la colomba dello Spirito Santo, che racchiude una statua della Madonna col Bambino. L’interno presenta tre navate, ripartite da colonne, tra le quali sei romane di reimpiego; sovrasta il colonnato un falso matroneo scandito da bifore. Sull’altare in fondo alla navata destra, è conservata una Madonna col Bambino a firma di Niccolò da Voltri (1401). La cappella di S. Giuseppe, che si apre a metà della navata sinistra, accoglie invece un notevole trittico a sportelli, eseguito intorno al 1515 da Joos van Cleve.