«Questo tempio è il più storico che abbiamo in Sardegna», scriveva l’archeologo Giovanni Spano nella sua ottocentesca Guida della città e dintorni di Cagliari. Infatti il primo impianto di questa prestigiosa basilica – che sorge sul martyrium del santo cagliaritano Saturno, in un’area connessa alla necropoli romana orientale e paleocristiana – risale al V-VI secolo. La struttura era a croce greca, sovrastata da una grande cupola emisferica, e furono i Vittorini di Marsiglia, cui venne affidata nel 1089, a trasformarla in senso basilicale. La distruzione dei bracci a nord e a sud coincise con l’abbandono dei monaci, che determinò la decadenza dell’edificio di culto.