È l'unica chiesa in Puglia costruita per espresso volere di Federico II, che in parallelo alla rifondazione di Altamura fece porre, nel 1232, la prima pietra di questo luogo di culto. I numerosi interventi succedutisi nel tempo (nel 1316, a seguito di un terremoto, venne parzialmente ricostruita; nella prima metà del '500 subì alcuni rimaneggiamenti; nell'800 ebbe rifatto l'interno) non hanno stravolto le originarie linee del romanico pugliese, che alcuni si spingono a definire addirittura federiciano tanto è forte l'influsso della personalità dell'imperatore.<br>Linee che si gustano al meglio nel fianco destro, pausato da sette arcate e da un portale aperto da Roberto d'Angiò. La facciata, chiusa tra due notevoli campanili, accoglie in basso un portale tre-quattrocentesco, tra i più ricchi della regione per i bassorilievi del timpano (statua di Cristo benedicente) e dell'architrave (Ultima Cena), racchiuso tra due colonne rette da leoni cinquecenteschi; il soprastante rosone a 15 raggi è serrato in una ghiera altrettanto riccamente scolpita. Più alterato l'interno, dove all'originaria costruzione rimandano i capitelli e le sculture sopra le porte e le finestre; il coro intarsiato è del XVI secolo.