Nel nucleo più antico dell'abitato, con case-torri medievali e costruzioni quattrocentesche, è una complessa costruzione romanico-lombarda del sec. XII, radicalmente restaurata nel 1861. Presenta una facciata a capanna fiancheggiata da due campanili duecenteschi; un nartece, coperto da volta su archi incrociati, precede le cinque strette navate interne. Delle opere d'arte che lo qualificano, le più preziose sono il Crocifisso in lamina d'argento del sec. XII che pende dall'arco del presbiterio e il monumento funebre a Bernardino Tibaldeschi di Matteo Sanmicheli.