Dietro alla semplice facciata settecentesca a intonaco si trova una delle più pure architetture rinascimentali fiorentine, iniziata nel 1444 da Filippo Brunelleschi e continuata alla sua morte da Giovanni da Gaiole e poi da Salvi d’Andrea. Quest’ultimo seguì anche la costruzione della cupola, nel 1479. Il campanile, invece, è di Baccio d’Agnolo.<br>L’interno mantiene l’impianto di Brunelleschi e l’impronta del suo genio, che si realizza con magica euritmia. Le tre navate poggiano su colonne monolitiche, con capitelli corinzi; ai lati, trentotto cappelle a nicchia.<br>L’altare maggiore (1599-1607) è una complessa opera barocca di Giovanni Caccini, con la collaborazione di Gherardo Silvani e Agostino Ubaldini.<br>In due delle cappelle al braccio destro della crociera spiccano una Madonna in trono e santi (1493-1494) di Filippino Lippi – sul cui fondo è dipinta la porta di S. Frediano – e un sarcofago marmoreo (1458) attribuito a Bernardo Rossellino.<br>Il braccio sinistro della crociera ha un più integro carattere quattrocentesco. La cappella Corbinelli (quarta da destra) è opera giovanile di Andrea Sansovino (1492).<br>Dalla navata sinistra – attraverso un elegante vestibolo realizzato dal Cronaca (1492-1494) con stupenda volta a botte cassettonata – si entra nella sagrestia (1489-1492) a pianta ottagonale, progettata da Giuliano da Sangallo; la cupola a costoloni e lanterna (1495-1496) si basa su un modello fornito da Antonio Pollaiolo e Salvi d’Andrea.<br>Nella cappella Barbadori si trova un Crocifisso ligneo scolpito dal giovane Michelangelo, a lungo conservato nella sua casa museo.