Esecuzione di un progetto del Palladio (1594-96) con un pendente campanile rinascimentale ricostruito da Mauro Codussi (1482-1490). La chiesa deve l’attuale aspetto ai lavori compiuti tra ’500 e ’600. Al rifacimento in manierate forme palladiane dell’interno, vasto e luminoso, a croce latina con cupola centrale, attese Girolamo Grapiglia nel 1619-21. Tra il 2° e il 3° altare è la cosiddetta cattedra di S. Pietro, proveniente da Antiochia (composta forse nel XIII secolo), che ha per schienale una stele funeraria arabo-musulmana con iscrizioni coraniche; l’altare maggiore è invenzione barocca di Baldassarre Longhena; nel transetto sinistro si aprono la barocca cappella Vendramin (1663), del Longhena, e la tardogotica cappella Lando (1425). A destra è l’austero palazzo già patriarcale, di fine ’500, decaduto, con vasto cortile interno porticato.