Domina con il fianco destro l'omonima piazza; fondata intorno al 1027 da Olderico Manfredi e dalla moglie Berta, dipendeva, con il monastero annesso, direttamente dal papa. Occupata dai Benedettini fino al 1581, quando furono sostituiti dai canonici lateranensi, divenne cattedrale nel 1772, anno in cui fu creata la diocesi di Susa. Le primitive strutture romaniche furono trasformate più volte: rimaneggiata nel XIV secolo in stile gotico, venne ancora trasformata nel XVI e nel XVIII secolo. La fronte dell'edificio è appoggiata all'antica porta Savoia e l'accesso avviene dal fianco laterale destro: sul portale dietro il campanile si conserva un affresco del XV secolo che raffigura l'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Il bel campanile, addossato alla navata destra, è a sei piani separati da archetti pensili e illuminato nella parte alta da bifore, trifore e quadrifore. La parte posteriore della chiesa presenta l'abside gotica e l'alzata della navata centrale coronata da archetti e sormontata da un campaniletto. All'interno, presso l'ingresso laterale, il battistero ospita una grandiosa vasca di marmo verde. Nell'abside laterale destra si trova una copia del celebre trittico del Rocciamelone, bronzo del XIV secolo. Il coro nell'abside è un raro esempio dell'arte dell'intaglio ligneo trecentesco. La sagrestia e la sala capitolare conservano numerose opere importanti. Si ricordano la Natività di Defendente Ferrari (1518 ca.); il polittico di S. Nicola, dipinto sul legno nel XV secolo; e l'altare marmoreo, che reca la firma di Pietro di Lione ed è databile agli anni 1120-30. Nella navata destra si vede la statua lignea (inizio XVI sec.), che la tradizione identifica con Adelaide di Susa.