Anticamente, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa, c'era una postazione fortificata da cui era facile controllare il sottostante passaggio sul fiume. Dal piazzale, infatti, si gode una delle più classiche panoramiche sulla città, con piazza Vittorio Veneto in primo piano e, sul fondo, il profilo della Mole. La chiesa, inizialmente dedicata a san Maurizio e commissionata col benestare del duca Carlo Emanuele I, fu costruita in modo discontinuo a partire dal1584 e conclusa su progetto di Ascanio Vitozzi, quindi consacrata solo nel 1656, quando Carlo di Castellamonte era subentrato nella direzione dei lavori. A pianta centrale (ma il tamburo ottagonale che la corona è dell'800), nelle intenzioni dello stesso duca, convinto sostenitore della Controriforma, sarebbe dovuta divenire il punto di arrivo di un Sacro Monte. Tra le opere d'arte all'interno si segnala l'altare maggiore di Carlo e Amedeo di Castellamonte (1734-37).