Del XV secolo, conserva un ciclo risalente all'epoca carolingia (IX secolo), tra i più antichi della regione e di tutta l'area germanica. Vi sono raffigurate con tratti arcaici e colori brillanti scene della vita di san Procolo, protettore del bestiame, costretto a fuggire da Verona con l'ausilio di corde. Gli affreschi testimoniano il legame con la città di Verona, di cui Procolo fu vescovo.