Patrimonio dell'Umanità Unesco. Al primo piano del palazzo dei Normanni, è l'ingresso di questo splendido monumento dell'età normanna, fondata da Ruggero II nel 1130, consacrata nel 1143 e dedicata a san Pietro. L'interno costituisce uno dei più alti esempi di sintesi fra architettura e arti figurative: di forma basilicale, è a tre navate divise da archi a ogiva appena accennata; nel santuario sopraelevato, a tre absidi, il quadrato centrale è cinto da transenne a mosaico e sormontato da una cupola emisferica su nicchie angolari di raccordo. Il pavimento è a mosaico; le pareti hanno in basso rivestimento marmoreo. La navata centrale ha un magnifico soffitto ligneo a cassettoni e "muqarnas" (circa 1143), dipinto con figure e iscrizioni cufiche (dal nome della città irachena Kufa); le navatelle hanno copertura a spiovente con travicelli anch'essi dipinti: l'insieme costituisce il più vasto ciclo pittorico islamico pervenutoci. Al principio della navata, il vasto soglio o trono reale, impreziosito da fini mosaici; vicino al santuario, sulla destra, un ricco ambone a mosaico, sostenuto da colonne striate, e un superbo candelabro pasquale (alto m 4,50), intagliato a foglie di acanto, figure e animali: sono tutte opere del XII secolo, in cui si fondono elementi romanici, arabi e bizantini. Il coro ligneo è moderno. I mosaici rivestono tutte le pareti in alto delle navate e del santuario e brillano sul fondo d'oro. I più antichi sono quelli del santuario, che risalgono al 1143: nella cupola, Cristo Pantocratore benedicente, fra angeli e arcangeli, profeti, santi, evangelisti; sulle arcate del presbiterio, l'Annunciazione e la Presentazione al Tempio; nel catino dell'abside, il Cristo benedicente. Di epoca posteriore (circa 1154-66) sono i mosaici con iscrizioni latine che ornano la navata centrale, rappresentanti storie del Vecchio Testamento; più tardi ancora quelli delle navatelle, con storie dei Ss. Pietro e Paolo.