Complesso di costruzioni fatte erigere da Augusto nel 36 a.C., tra cui spicca il notevole studiolo del primo imperatore. Lo compongono una vasta abitazione su due terrazzi a differente livello - ormai definitivamente riconosciuta come sua dimora - il tempio di Apollo, i portici e le Biblioteche Greca e Latina. Nella domus, che venne ricostruita dopo l'incendio del 3 e poi obliterata dalle costruzioni flavie, cubicoli con bassi soffitti e decorazioni pavimentali a semplice mosaico distinguono l'appartamento privato da quello ufficiale, dove alti locali, ornati di pavimenti a intarsi di marmi policromi, si aprivano sull'antistante peristilio; nel notevolissimo complesso di pitture del secondo stile pompeiano spiccano la stanza delle Maschere (la decorazione a scenari teatrali è un eccellente esempio di prospettiva), la sala delle Prospettive con complessa raffigurazione architettonica e il cosiddetto studiolo di Augusto, nel quale si tende a riconoscere lo svetoniano «Technyphion» o «Siracusa».