I romani, pur esperti ingegneri, riutilizzarono per questo edificio pubblico una depressione naturale a est dell'abitato attuale. L'aspetto dell'impianto è però frutto dei pesanti restauri condotti negli anni '30 del '900, quando furono rialzati i portali marmorei di accesso alla cavea ellittica, inquadrati da colonne e sovrastati da frontone.