Del I-II secolo d.C., noto ai cagliaritani come Centu Scalas, conserva gran parte delle gradinate ellittiche scavate direttamente nel calcare, la cavea, le recinzioni e il podium da cui i maggiorenti assistevano ai giochi. Di assoluto interesse il percorso ipogeo, che comprende anche il vicino Orto dei Cappuccini in vico primo Merello e il ‘cisternone’ di corso Vittorio Emanuele II: la visita esplora un sistema di acquedotti, cisterne, antiche cave di calcare, utilizzate dall’antichità fino al secondo dopoguerra, quando servirono come rifugio antiaereo e ricovero di sfollati e senzatetto. Nel 2012 il sito archeologico è stato chiuso alle visite in attesa dello smantellamento delle sovrastrutture utilizzate per i concerti all’aperto, mentre l’itinerario sotterraneo avviene su prenotazione.