Monumento sepolcrale del III-II millennio a.C.: in ciclopici massi trachitici dal bel colore caldo, ha la forma di una casetta, coperta (coveccada) da una grossa lastra orizzontale. Per raggiungerlo si imbocca, dopo Mores, la provinciale per Bono; dopo 4 km si prende una strada sterrata che si dirama a destra passati il ponte sul rio Mannu e la ferrovia. Oltre un cancello a sinistra, si prosegue poi a piedi per circa 2 km. A Mores, invece, si apprezza un campanile sottile ed elegante (ritenuto il più alto nell’isola: 48 m), edificato in stile neoclassico tra il 1850 e il 1871 dall’architetto locale Salvatore Calvia.