Da Perugia, il viale Roma e poi la panoramica statale 75 bis in direzione Assisi conducono, al bordo della frazione Ponte San Giovanni, al delizioso edificio ottocentesco che fa da vestibolo all'ipogeo dei Volumni, il più importante di quelli finora esplorati della vasta necropoli del Palazzone. La grande tomba a camera, rinvenuta casualmente nel 1840, rappresenta uno dei più celebri esempi di tomba etrusca gentilizia d'età ellenistica, appartenuta alla famiglia dei Velimna (Volumni in latino).<br>Datata alla seconda metà del II secolo a.C., imita la pianta di una casa antica.<br>Vi si scende per una ripida scala (moderna) che immette in un ambiente rettangolare (atrium), con tetto a spiovente dai frontoni ornati di scudi scolpiti. Qui si aprono tre celle (cubicula) per ciascun lato lungo; il lato di fondo dà sulla camera principale (tablinium), nella quale si trovano sette urne cinerarie di cui una in marmo e le altre in travertino. In asse con l'entrata è l'urna del capo famiglia, semisdraiato su un letto ricoperto di drappi e sostenuto da demoni funerari alati che vigilano sulla porta dell'aldilà dipinta al centro; tutt'intorno sono collocate urne minori con defunti recumbenti.<br>Nell'edificio ottocentesco sono raccolte urne cinerarie trovate in tombe a camera del periodo più tardo della città etrusca. Si tratta di urne per lo più in travertino, di tipo architettonico con coperchio a doppio spiovente e fronte liscia, iscritta o decorata con soggetti mitologici.