La Roselle di oggi si è sviluppata nel corso degli ultimi due secoli accanto all’importante area archeologica, con resti della città antica.<br>La Roselle etrusca, a lungo rivale di Vetulonia, divenne poi «municipium» romano – non più così rilevante – e fu nel medioevo dominio degli Aldobrandeschi, fino a essere progressivamente abbandonata a favore di Grosseto. Già nel 1138 la sede vescovile fu trasferita da Roselle a Grosseto.<br>Rimangono lunghi tratti, alti anche cinque metri, della notevole cinta muraria a grandi blocchi poligonali. Sulla collina settentrionale si trovano resti di un anfiteatro di epoca augustea, con cavea e sottopassaggi. La collina meridionale è invece occupata da un quartiere con vani che evidenziano attività artigianali.<br>Verso il fondovalle si riconoscono ruderi del foro lastricato, una via basolata dove si affacciano le strutture residue di una basilica, e importanti edifici etruschi in mattoni ‘cotti’ al sole (circa settimo secolo avanti Cristo).