Il nome deriva da un bassorilievo che orna una fontana posta nel tratto iniziale, in prossimità del Foro, ed è una delle più famose di Pompei per il susseguirsi di impianti pubblici, botteghe e residenze, che permettono di rivivere l'antico fervore di attività. Nella via sono state restaurate le pitture di alcune botteghe, tra cui il thermopolium di Asellina, nota locanda, e di alcuni laboratori artigianali (“officinae”).