Oltre la porta occidentale del «castrum», subito si diparte una via che conduce agli «Horrea Epagathiana» (metà sec. II), deposito di merci che fu proprietà dei liberti Epagathus ed Epaphroditus (iscrizione sul portale laterizio). Sulla via si apre l'area sacra repubblicana, uno dei più importanti santuari di Ostia, frequentata forse fin dal sec. III a.C.: spicca il tempio di Ercole (fine sec. II a.C.), lungo il fianco sin. del quale è il tempio dell'Ara rotonda. Fronteggia il lato destro del tempio di Ercole la domus di Amore e Psiche, uno dei migliori esempi ostiensi di casa riccamente decorata della tarda antichità (metà sec. IV); ha pavimenti in opus sectile o in mosaico policromo, specchiature marmoree alle pareti e giardino interno con ninfeo a nicchie. Proseguendo su via della Foce, si ha il complesso del tempio e dell'aula collegiale dei misuratori del grano (il mosaico della prima metà del sec. III ne illustra l'attività). Dal lato opposto della strada si entra nel caseggiato di Serapide, così detto dal sacello con l'immagine in stucco del dio; a destra del sacello si stende il quartiere delle Casette Tipo, risultato di una scelta urbanistica adottata per soddisfare la domanda di alloggi seguita alla costruzione del porto di Traiano: due blocchi edilizi paralleli sono divisi ciascuno in due modesti appartamenti di serie pressoché identici; alle spalle del blocco sono le adrianee terme della Trinacria. Nel cortile del caseggiato di Serapide, un portale con bucrani in stucco immette nelle terme dei Sette Sapienti, comprese tra i caseggiati di Serapide e degli Aurighi (l'intero complesso dei tre edifici fu progettato unitariamente e realizzato nel 126-140); adiacente al frigidarium circolare (mosaico con cacce) è un'osteria con pitture satiriche raffiguranti i Sette Sapienti della Grecia accanto a iscrizioni sul buon andamento delle funzioni corporali, mentre un secondo frigidarium presenta una composizione pittorica (Venere Anadiomene) nel gusto dell'età severiana. Tramite un corridoio con pitture (aurighi vittoriosi), le terme comunicano con il caseggiato degli Aurighi, incentrato su un cortile con due ordini di arcate; gli ambulacri laterali danno accesso ad appartamenti autonomi.