Vi si giunge dopo aver percorso un viale che offre a sinistra, subito all'inizio, uno scorcio sulla palestra e a destra, per tutta la sua lunghezza, un panorama complessivo della città dissepolta, incassata tra pareti di tufo e vegliata da est dall'attuale Ercolano. Un viadotto scavalca la trincea (a destra si riconoscono in successione i prospetti a mare delle case dell'Albergo, dell'Atrio a Mosaico, dei Cervi e del Rilievo di Telefo; sotto, l'impianto delle Terme suburbane) e introduce all'abitato romano. Il primo edificio che si visita è la casa d'Argo, individuabile, sul lato sinistro del cardine III, per il giardino racchiuso da un porticato su colonne e pilastri.