Posta nell'insula III e individuabile sul cardine IV per il balcone sorretto da colonne poggianti direttamente sul marciapiede, è un esempio di `condominio'; la funzione popolare dell'edificio è confermata dalla tecnica costruttiva impiegata: intelaiatura di legno riempita con blocchi di pietra a «opus incertum». Curiosa è l'origine del nome della contermine casa del Tramezzo di legno*, della quale si è conservata la facciata fino al secondo piano: deriva dalla chiusura mobile che separava l'atrio - con «impluvium» e tracce di pitture alle pareti - dal tablino, combusta dall'eruzione (i pomelli si sono conservati perché in bronzo) ma tuttora in situ; nell'adiacente triclinio, belle decorazioni di terzo stile (fine sec. I a.C.-prima metà I d.C.); alle spalle del tablino si stende un giardino porticato.