Datata fra fine sec. I e III, si disponeva principalmente lungo il lato sin. della strada di epoca flavia tra Ostia e «Portus». Alle facciate delle tombe a camera (spesso abbellite da lesene o da cornici in cotto inquadranti l'iscrizione funeraria) si addossano talvolta un recinto o due letti in muratura per i banchetti funebri. Gli interni recano decorazioni pittoriche, musive o in stucco e testimoniano un rito funerario prevalentemente misto (nicchie per le urne cinerarie in alto, arcosoli per le inumazioni entro sarcofagi in basso, «formae», spesso a più strati, sotto il pavimento). I vivaci rilievi in terracotta sulle fronti (sostituiti da calchi) rivelano l'appartenenza delle tombe a camera ad artigiani, commercianti, medici, di cui descrivono le attività; i meno abbienti si facevano seppellire in tombe a cassone o a edicola, i poveri sotto tegole disposte a cappuccina o entro le due metà di un'anfora.