Le sorgenti termali che sgorgano nei dintorni di Contursi Terme erano già note nell’antichità. Conosciute da Aristotele, furono menzionate anche da Strabone e da Plinio il Vecchio. Lo sfruttamento sistematico delle acque si sviluppò a partire dall’Ottocento ma conobbe una brusca interruzione nel 1980 con il terremoto dell’Irpinia, in conseguenza del quale molte delle strutture ricettive e delle attrezzature furono ricostruite e ammodernate. La maggior parte delle fonti utilizzate oggi, poche rispetto alla ricchezza del bacino, sono localizzate a nord del paese, vicino al fiume Sele, nelle località Bagni di Contursi e Tufaro, dove sorgono quattro stabilimenti termali: le Terme Rosapepe, Cappetta, del Tufaro e Capasso (quest’ultimo inaugurato nel 2007). Più a sud si trovano invece le Terme Forlenza e Vulpacchio, che attingono da altre due sorgenti. Una delle caratteristiche dei Balnea Contursi è un particolare sedimento minerale bianco utilizzato nella fangoterapia presso le Terme Rosapepe.