Ospita un’ampia sezione dedicata al camoscio appenninico, allestita con pannelli didattici e diorami che illustrano l’ambiente della fauna rupestre del Parco. Al piano superiore è allestita una sezione archeologica che consente di ripercorrere la storia locale dai giorni nostri, al Medioevo, alla Preistoria. Tra i reperti più antichi c’è il calco dell’Uomo della Majella, rinvenuto a Fonterossi, frazione di Lama dei Peligni (CH), e risalente a oltre 7.000 anni fa. Al Centro sono annessi: il Giardino Botanico "Michele Tenore", le voliere con rapaci provenienti da centri di recupero, il Villaggio neolitico (ricostruzione), l'area faunistica del Camoscio appenninico. Il Centro è l’ideale punto di partenza per itinerari escursionistici verso il Rifugio Tarì, oppure alla scoperta delle pitture rupestri, dell’eremo di Grotta S. Angelo e della Grotta del Cavallone. Il Centro dispone inoltre di una sala proiezioni e conferenze, di una biblioteca naturalistica - archeologica e di un teatro all’aperto.