La Rocca di Soragna è uno dei castelli meglio conservati tra quelli disseminati nella pianura parmense, tra il Tanaro e il Po. Fu costruita nel Trecento come imponente fortezza della famiglia Lupi che, nel 1530, unì il proprio nome a quello dei Meli, nobile famiglia di Cremona. I discendenti, che nel 1709 da marchesi divennero principi, posseggono ancora la Rocca e il parco. A metà del Cinquecento la fortezza venne trasformata in una sfarzosa dimora, con sale riccamente arredate e decorate con stucchi e affreschi. Alcune zone del castello, come la galleria dei Poeti, lunga ben 62 metri, furono realizzate nel corso del XVIII secolo. Secondo alcuni documenti, all'inizio il giardino era costruito secondo lo stile all'italiana, con aiuole ben definite e simmetriche, divise tra loro da viali e vialetti rettilinei. Circondato da un muro, ospitava nicchie ornate da statue, le stesse che oggi si vedono tra gli alberi nel parco e nel cortile della Rocca. Nel 1781, per volere del principe Guido, furono rifatti i muri perimetrali. Scomparve così la peschiera che si trovava lungo il lato nord e fu abbattuto l'oratorio di san Terenziano, che conteneva sculture barocche e una balaustra di marmo nero collocata poi nell'oratorio della Rocca, dedicato alla Santa Croce. Nel 1820 il principe Casimiro di Soragna incaricò l'architetto veronese Luigi Voghera di progettare una nuova sistemazione del giardino, seguendo lo stile dei parchi all'inglese. Furono così tracciati i vialetti tortuosi che ancora oggi si addentrano tra collinette e gruppi di grandi alberi piantati in modo da creare scorci e nuove prospettive. In uno spazio relativamente ristretto è stata così creata l'illusione di un giardino quasi senza confini.<div id="poi-openinghours">Apertura: aprile-metà ottobre 9-11 e 15-18; metà ottobre-marzo 9-11 e 14.30-17.30. Chiusura lunedì non festivi.</div><div id="poi-conditions">a pagamento. Visite guidate.</div>