Tra le grandi collezioni d'arte europee, quella della casa d'Asburgo non fu collocata nel palazzo reale, ma in una sede che, già nella seconda metà dell'Ottocento, rispondeva ai più moderni criteri d'illuminazione ed esposizione. Nacque così una sontuosa e funzionale cornice per l'immenso patrimonio museale del Kunsthistorisches Museum che, oltre alle notevoli raccolte egizia e orientale, d'arte antica, numismatica, scultura e arti decorative, dispone di una vastissima pinacoteca. Si entra dall'imponente atrio d'ingresso, dominato dal gruppo scultoreo di “Teseo e il Centauro” di Antonio Canova, posto sullo scalone che porta alla Gemäldegalerie, dove si ammirano tele italiane, spagnole, francesi, olandesi e tedesche. Tra corredi funerari, stele e statuette che danno forma alla collezione egizia, spiccano numerosi sarcofagi e altri oggetti che rimandano all'ancora misterioso culto dei morti. Nella sezione di arte antica si ammirano terrecotte e sculture cipriote, bronzi e marmi dalla Grecia, vasi e statuette etrusche, mosaici, frammenti di affreschi e gioielli romani, tra cui la preziosissima Gemma Augustea, cammeo del I secolo. Si passa alle ali museali destinate alle sculture e alle arti decorative per una delle collezioni di arazzi più ricche al mondo, con circa 900 pezzi fiamminghi e francesi. Seguono un'esposizione di mobili e cristalli di arte barocca e rococò, il Münzkabinett con monete e medaglie di ogni tempo e la raccolta di arte del primo barocco tedesco, olandese e italiano, con dipinti, sculture, straordinari gioielli e smalti.