Fu voluto da Massimiliano II nel 1853 e rispecchia l’intenzione del sovrano di documentare la storia e l’arte del regno, con una chiara impronta didattica. Ospitato in un edificio classicheggiante del 1894-99, il Museo nazionale della Baviera espone pezzi di arte e artigianato dal medioevo al XIX secolo. Notevolissimo il “polittico della Passione” (1429) proveniente da Bamberga, la ricostruzione della sala di riunioni dei tessitori di Augusta e, tra le sculture, le opere di Tilmann Riemenschneider e Conrad Meit. Testimoniano la grande stagione del barocco bavarese alcuni bronzi provenienti dalla Residenz e sculture rococò. L’arte raffinata delle collezioni di ceramica, vetri (manifatture tedesche e veneziane) e porcellane, lascia il posto all’arte popolare, agli oggetti di folclore e artigianato. Tra questi spicca la raccolta di 64 presepi, dal barocco al XIX secolo, provenienti da Germania meridionale, Austria, Francia meridionale e Italia.