È il luogo più ammirato e fotografato di Bruxelles, una piazza incorniciata da edifici di epoche e stili diversi che si mescolano e raccontano le vicende del Belgio e della sua capitale. Qui sono passati grandi personaggi e sono state scritte molte pagine di storia del paese: se questi muri potessero parlare racconterebbero infatti della decapitazione dei conti Egmont e Hornes nel 1568 e delle devastazioni compiute a fine Seicento dall’armata francese per ordine di Luigi XIV. Scoprire la Grand’Place vuol dire scoprire la Bruxelles che è cresciuta intorno. Ai sanguinosi fatti dei secoli scorsi, oggi si sostituiscono i rumori di un vivace mercato degli uccelli, i colori dell’Ommegange, corteo in costume che si svolge ogni primo giovedì di luglio (ore 21), e quelli della festa dell’Infiorata che ricopre il selciato di incredibili disegni realizzati con i petali dei fiori. Gli amanti dell’architettura rimarranno a bocca aperta davanti alla scenografica quinta di edifici che circonda la Grand’Place. Il gotico dell’Hôtel de Ville si armonizza con il barocco del Palazzo dei duchi, ma anche i palazzi che ospitano le istituzioni museali rimandano a epoche diverse, uniformate dal ricorso a una generale eleganza che diventa il comune denominatore della piazza. Spostandosi dal Municipio (Hôtel de Ville), al N. 8 si incontra la maison de l’Etoile, al 9 la maison au Cygne in stile Luigi XIV, al 10 quella de l’Arbre d’Or nel cui seminterrato si visita un interessante museo sulla storia della produzione di birra. L’intero lato est è occupato dal fastoso Palazzo dei duchi di Brabante; si prosegue con il gustoso museo del cioccolato e con lo splendido balcone della maison de Balance al N. 13. Sul lato nord si ammirano le forme tardo barocche della maison du Roi, ma è il lato ovest della piazza a essere il più fantasioso e ricco, con la facciata classicheggiante e le statue della maison des Boulangers, la sede della corporazione degli ebanisti e la maison de la Louve, riconoscibile per le sculture allegoriche e il rilievo, sopra la porta, di Romolo e Remo allattati dalla lupa. Non sorprende che il solo giro della piazza costituisca un itinerario a parte alla scoperta della città. D’obbligo, a visita conclusa, una sosta ristoratrice al tavolo di uno dei localini che si aprono sul Grote Markt, per una vista originale sul piazzale e una degustazione di buona birra belga.